Handfasting è il termine che i
druidisti, i celtisti e i wiccan usano per designare la cerimonia nuziale.
Contrariamente all’uso
cristiano in cui l’uomo e la donna vengono uniti “finché morte non li separi”,
la cerimonia dell’Handfasting unisce l’uomo e la donna “finché dura l’amore”.
Quando tra i due non c’è più amore, sono liberi di seguire ciascuno la propria
strada.
Il Rito Nuziale, l’Handfasting
preferibilmente sarà svolto nel periodo di Luna Crescente.
Gli sposi son liberi di
vestirsi come più fa comodo a loro, possono usare abiti cerimoniali o classici
abiti da sposa. Anche per l’Handfasting, oltre alla legatura delle mani
(attraverso nastri), gli sposi si scambieranno gli anelli (le fedi) che
dovranno essere d’oro o d’argento.
L’Handfasting va vista come il
giorno in cui si promette, si giura e si scambia amore dinnanzi agli Dei, per
cui è un giuramento fatto al loro cospetto.
Nella Wicca l’amore non ha
orientamento sessuale, per cui l’Handfasting può essere celebrato sia a coppie
eterosessuali che omosessuali.
Una Cerimonia di festa, di
gioia, che noi vogliamo renderla indimenticabile!
Per chiedere un incontro o maggiori informazioni scrivere a: italus.info@gmail.com
Prima dello svolgimento della Cerimonia vi saranno una serie di
incontri preliminari per organizzare e organizzarci al meglio.
Vogliamo, infatti ascoltare i vostri desideri, le vostre aspettative,
le vostre richieste, vogliamo scegliere insieme a voi i fiori, la location, la musica, vogliamo essere capaci
di soddisfare le vostre aspettative.
APPROFONDIMENTO SULL’ HANDFASTING
Nei gruppi Neopagani moderni,
e in modo particolare nella Wicca, la cerimonia è stata reinterpretata
diventando l’abituale rito d’unione, sia di prova che permanente.
Attualmente l’Handfasting
viene praticato dalla maggior parte dei neopagani.
L’unione può durare per
"un anno ed un giorno", per tutta la vita o "per tutta
l’eternità", estendendosi, secondo tali, anche dopo la vita, infatti esso
spesso rappresenta l’unione dell’anima, piuttosto che quella fisica, e dunque
nel successivo ciclo di reincarnazione i due, dovrebbero incontrarsi nuovamente
e ricongiungersi.
In Italia l’Handfasting è un
rito non riconosciuto, ma se l’officiante o durante la cerimonia vi fosse
un’autorità giuridica l’unione potrebbe essere riconosciuta dallo stato. In
genere gli sposi, dopo aver celebrato il rito religioso, decidono di
legalizzarlo sposandosi giuridicamente.
L’Handfasting, nella Wicca e più in generale nel
Neopaganesimo, contempla la possibilità dell’unione di due persone dello stesso
sesso. La Wicca si caratterizza infatti per una totale apertura verso l’amore
omosessuale, ritenuto pari a quello eterosessuale. Anche in questo caso in
Italia non è riconosciuto giuridicamente.
STORIA
L'Handfasting era una forma di
matrimonio di prova in Irlanda e in Scozia durante il primo periodo cristiano.
Era spesso compiuto in aree
rurali quando un prete non era disponibile, la coppia dunque sarebbe stata
legata da un matrimonio di prova, e solo successivamente si sarebbero uniti in
una Chiesa rendendo ufficiale la loro unione.
L'Handfasting è oggi un
rituale di nozze neopagano, esso viene riconosciuto anche civilmente in molti
paesi del mondo, come negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Irlanda (non in
Italia).
Il rito deve il suo nome alla
particolare tradizione di legare le mani degli sposi con un nastro,
simboleggiando l'unione dei due.
RITO
Noi preferiamo organizzare il
rituale dell’Handfasting e le suo iter cerimoniale insieme alla coppia,
vogliamo comprendere il loro sentimento spirituale.
In generale, non vi una forma
rituale universalmente riconosciuta, le coven possono optare per l’utilizzo di
cerimonie “classico”, oppure creandone una cerimonia nuova e del tutto
personale.
Ma ripetiamo, noi per
l’organizzazione preferiamo pianificare e consultare la coppia.
Le fasi cerimoniali
dell’Handfasting sostanzialmente sono:
·
benedizione di una pietra (la pietra testimone),
che simboleggia la forza e la solidità (della coppia) e la si dona agli sposi;
·
la legatura le mani degli sposi con un nastro,
il quale rappresenta allegoricamente l’unione dei due sposi e l’impegno
reciproco;
·
l’accensione, da parte degli sposi, di un grosso
cero bianco che verrà donato a loro, che dovrebbero accenderlo ogni anno per
l’anniversario;
·
come nelle cerimonie di matrimonio più
convenzionali, le coppie si scambiano gli anelli (o fedi), simboleggiando
l’impegno reciproco.
In ogni caso la cerimonia
possiede uno schema di base abbastanza comune e si svolge più o meno così come
segue:
·
gli officianti tracciano il Cerchio, chiamando
gli Dei e gli Elementi;
·
si fanno entrare gli sposi nel Cerchio, ungendogli
la fronte con un pentagramma (una stella), benedicendoli;
·
gli officianti (i sacerdoti) pronunciano le
frasi di rito;
·
gli officianti benedicono la “pietra testimone”
e gli sposi recitano il giuramento;
·
le mani degli sposi vengono legate con un nastro;
·
l’officiante slega le mani degli sposi
·
gli sposi ricevono e accendono un grosso cero
bianco;
·
gli sposi si scambiano le fedi;
·
gli sposi offrono un dono agli Dei (fiori,
frutta, cristalli ecc.);
·
si consuma un piccolo banchetto in onore degli
Dei;
·
si conclude il rito ringraziando gli Dei,
congedando gli Elementi e riaprendo il Cerchio.
Gli sposi sono poi liberi di scegliere come proseguire i festeggiamenti, se terminarli con la conclusione del rito oppure di proseguire presso un ristorante o un bed and breakfast.